VOGLIO VEDERTI DANZARE a casa

concept Riccardo Fusiello

realizzazione video Agostino Riola

produzione Sonenalé

 

 

In un momento di isolamento forzato e spazio imposto, ci siamo chiesti se un momento di ballo potesse servire a farci sentire più liberi per qualche minuto e parte di una comunità danzante a distanza.

Abbiamo chiesto a tutte le persone che ci seguono di regalarci la propria danza appartati nella loro casa, nel loro mondo, proprio ora che la nostra casa corrisponde al nostro mondo.

 

D’altra parte, guardare nelle case degli altri ed entrare nei loro mondi ci ha sempre incuriosito e in questo periodo sta capitando a tutti sempre più spesso di entrare nelle case degli altri attraverso una videocamera, che sia per una conferenza di lavoro o per un aperitivo on line con gli amici.

 

La richiesta è stata molto semplice, diretta e aperta a tutti: scegli una musica, una zona della tua casa e balla liberamente.

Al nostro invito hanno risposto da tutta Italia ( Milano, Roma, Firenze, Caserta e naturalmente dalla Puglia): non solo danzatori ma anche insegnanti, pensionati, farmacisti, studenti, mamme con bambini e cani danzanti.

Con i contributi ricevuti abbiamo creato una coreografia virtuale che unisse il bizzarro ensemble.

Un grazie enorme a tutti quelli che si sono lanciati con generosità e un pizzico di follia in questa nostra avventura.

 

Servizio di Vito Marinelli per il TGR Puglia

#vogliovedertidanzareacasa

Il divertente esorcismo coreutico della compagnia Sonenalé con Riccardo Fusiello e Agostino Riola

 

 

“Voglio vederti danzare”, una coreografia virtuale da Milano alla Puglia

“Voglio vederti danzare”. Riccardo Fusiello, della compagnia Sonenalè, ha fatto girare questa richiesta ai propri contatti. “Di questi tempi di isolamento forzato e spazio imposto –spiega -, ci siamo chiesti se un momento di ballo potesse servire a farci sentire più liberi, per qualche minuto, e parte di una comunità danzante a distanza”. Il risultato – una coreografia virtuale – in questo video (realizzato da Agostino Riola): danze di madri e figli, di gente che stira, danze scomposte, armoniose, vitali, arrivate da Milano, Roma, Firenze, Caserta e, naturalmente, dalla Puglia

Antonella Gaeta, La Repubblica

 

 

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